Dice Orwell, scrittore britannico di impostazione marxista, nel 1940:
"[...] Milioni di contadini sono strappati dalle loro fattorie e mandati a trascinarsi lungo le strade con nulla più di quello che possono portare: questo è chiamato trasferimento della popolazione o rettificazione delle frontiere. Certe persone sono imprigionate per anni senza un processo, o ricevono una pallottola nella schiena o vengono mandate a morire di scorbuto in campi di lavoro nell'Artico: questo è chiamato eliminazione degli elementi non affidabili. Questa fraseologia è necessaria se si vuole nominare qualcosa senza richiamare immagini mentali di esso . [...]
E' sopra ogni cosa necessario [per la difesa della lingua, ndr] che sia permesso al concetto di scegliere la parola, e non il contrario. Nella prosa la peggiore cosa che si possa fare con le parole è arrendersi ad esse. Quando pensi ad un oggetto concreto, ci pensi senza l'aiuto di alcuna parola, e poi, se vuoi descrivere ciò che stai visualizzando, probabilmente cercherai con affanno finchè non avrai trovato le esatte che sembrano andar bene. Quando pensi a qualcosa di astratto si è più inclini a ad usare le parole fin dall'inizio e, a meno che non si faccia un cosciente sforzo per evitarlo, un modo di dire già esistente vi balzerà in mente e farà il lavoro al posto vostro, al prezzo di oscurare o anche cancellare ciò che volevi intendere. [...] Altrimenti si può scegliere - non solo accettare - le frasi che meglio ne copriranno il significato, e poi farsi da parte e decidere quale impressione le proprie parole farebbero probabilmente ad una persona. [...]"
George Owrell, Inside the Whale and Other Essays
Mi sembra che tutto questo sia molto attuale. Nonostante per pregiudizio rifiuto il marxismo e le sue proposte, mi sono ultimamente trovato spesso in linea con pensatori marxisti o neo-marxisti, non tanto sui modelli di società proposta quanto sulle analisi di quella attuale. A mia difesa posso dire che tutti questi personaggi, come George Orwell o Herbert Marcuse della Scuola di Francoforte, fanno parte di ali eretiche rispetto alla tradizionale dottrina marxista.
Le loro teorizzazioni, sebbene ricche di difetti e che tendono spesso a limitare l'uomo (alla sua sfera socio-economica) svegliano la mente e aprono campi di pensiero inesplorati e veri.